E inoltre…

Mostra But me | Diego Miguel Mirabella

Special Project a cura di Valentina Ciarallo

Tutti i giorni
The Rome EDITION
Salita di S. Nicola da Tolentino, 14
00187 Roma

Nella hall dalle voluminose altezze coppie di opere intrecciano un dialogo tra loro attraverso traiettorie metaforiche e frammenti narrativi. I mosaici, inediti e immaginati per l’occasione sono posizionati su basi in travertino, la stessa pietra tanto amata dall’antica Roma che riveste le pareti dell’hotel. Le colonne orientaleggianti It is not true that e Il castone e la barota decorate con tessere musive dai toni cobalto e dalle sfumature calde della terra sembrano dominare lo spazio. Un paio di scarpe in bronzo con suole specchianti e un altro in porcellana bianca e lustro, realizzate su calchi dalle proprie calzature, testimoniano il cammino del viaggiatore tra memorie tangibili e immateriali.

Gran parte del lavoro di Diego Miguel Mirabella, artista siciliano, è ispirato in modo profondo alla tradizione del mosaico marocchino, conosciuto come Zellij. Una pratica artistica secolare portata avanti tutt’oggi dagli artigiani della città imperiale di Fez, rinomata per i colori e i pattern geometrici uniformi, rigorosamente aniconici. Questo linguaggio visivo dalle origini antiche, nell’opera di Mirabella subisce una trasformazione significativa. L’artista non si limita a replicare i tradizionali schemi decorativi; al contrario, li trasgredisce, introducendo disegni, forme, frasi, pensieri e suggestioni, elementi che sfuggono alle rigide regole compositive e che si perdono nelle trame del disegno geometrico. In questo modo il linguaggio della decorazione diventa il mezzo attraverso cui Mirabella comunica plasticamente “un’odissea visiva”, come  la definisce l’artista. Un nuova narrazione, intima e segreta, il cui vocabolario riflette l’incontro con l’altro, portando con sé la ricchezza culturale di mondi apparentemente tanto distanti quanto vicini.